Termostato auto: come funziona e come riconoscere un termostato rotto

2022-10-27 10:39:45 By : Mr. Clack Yan

Il termostato è un componente chiave dell’impianto di raffreddamento dei veicoli. La sua principale funzione è quella di regolare la portata del liquido di raffreddamento in base alla temperatura rilevata, con lo scopo di portare rapidamente il motore alla corretta temperatura di esercizio mantenendola poi costante.

Il termostato auto classico è costituito da un elemento di espansione – bulbo in cera – che si allunga o si contrae a seconda della temperatura. A temperatura ambiente il termostato è chiuso, ma all’aumentare della temperatura del motore la parte in cera si allunga lasciando passare l’acqua nel radiatore per raffreddarsi prima di rientrare nel circuito di raffreddamento motore. Vi sono anche termostati controllati elettronicamente che aprono e chiudono la valvola attraverso attuatori elettrici. Il termostato regola un doppio circuito di raffreddamento: uno più piccolo che lambisce il blocco motore e i suoi componenti (permettendo al motore di raggiungere più rapidamente la temperatura di esercizio ottimale), e uno più grande a cui è collegato il radiatore. Quando viene raggiunta la corretta temperatura di esercizio il termostato si apre mettendo in collegamento il circuito del radiatore con quello del motore, facendoli diventare un unico circuito (grande circuito di raffreddamento).

Sia il termostato classico che quello controllato elettronicamente sono dotati di una piastra a molla che, aprendosi e chiudendosi, regolano il flusso del liquido tra il circuito piccolo di raffreddamento e il circuito grande di raffreddamento. La chiusura / apertura della piastra è legata alla temperatura del liquido di raffreddamento: quando raggiunge la temperatura di apertura del termostato la piastra di apre, quando va al di sotto si chiude.

E se il termostato è rotto, bloccato, o non funziona correttamente? Vediamo insieme quali sono i sintomi di un termostato auto rotto e quali problemi possono verificarsi. L’elemento “critico” del termostato è generalmente la valvola termostatica, che regola il flusso di liquido di raffreddamento: questa valvola può infatti bloccarsi in posizione aperta o chiusa. Se rimane aperta si ha una portata eccessiva di liquido nel circuito di raffreddamento, che non permetterà al motore di riscaldarsi adeguatamente. Il motore non lavorerà quindi alla temperatura ottimale, e ciò può tradursi in un aumento dei consumi di carburante. Potrebbe inoltre verificarsi anche una perdita di liquido dal termostato, dal momento che il liquido in circolazione è eccessivo e potrebbe fuoriuscire all’esterno. Viceversa, quando la valvola rimane bloccata in posizione chiusa si blocca anche la circolazione del liquido di raffreddamento: la conseguenza è il surriscaldamento del motore, con l’accensione della spia della temperatura e l’attivazione continua della ventola di raffreddamento. Il guasto al termostato auto si verifica soprattutto quando le temperature esterne sono più alte, quindi durante la stagione estiva. I segnali di un termostato che non funziona sono comunque evidenti: o viene raggiunta troppo rapidamente la temperatura di esercizio del motore, o al contrario è necessario troppo tempo per raggiungerla e il motore resta freddo.

Quando il liquido di raffreddamento diventa troppo caldo scatta la valvola di scarico della pressione, solitamente situata nel coperchio del vaso di espansione o sopra il radiatore. È a questo punto che la spia della temperatura dell’acqua diventa rossa e il veicolo si arresta, mentre la ventola è costantemente in funzione. L’elevato surriscaldamento – dovuto al fatto che il liquido refrigerante non raggiunge il motore – potrebbe bruciare la guarnizione di testa e altri componenti a ridosso del motore. Se invece il termostato si blocca facendo circolare in continuazione il liquido di raffreddamento, il motore lavora a freddo provocando una maggiore usura delle componenti meccaniche. Conseguenza diretta di un motore freddo è inoltre l’aumento dei consumi di carburante e delle emissioni di gas di scarico.

Catalizzatore e sonda lambda, nel caso di temperatura troppo bassa, potrebbero inoltre non funzionare correttamente, creando ulteriori problemi al veicolo.

I problemi al termostato potrebbero essere causati da un pistone bloccato, ma anche dalla corrosione o da un corpo estraneo che lo blocca in posizione aperta impedendogli di chiudersi quando la temperatura è bassa. Il guasto al termostato potrebbe essere talvolta causato dalla rottura dei supporti collocati sull’alloggiamento (nei casi in cui la piastra a molla del termostato è sostenuta anche dall’alloggiamento del termostato). Altra causa potrebbe essere una fuoriuscita della cera – l’elemento di espansione del termostato – dovuta all’usura della guarnizione che circonda la cera. Il termostato non può dunque espandersi e rimane chiuso. Nei termostati gestiti elettronicamente, un attuatore elettrico danneggiato (generalmente per un’infiltrazione di liquido) potrebbe essere la causa del malfunzionamento

Il malfunzionamento del termostato non va assolutamente sottovalutato. Se infatti si continua a guidare con un termostato bloccato che chiude il circuito di raffreddamento il motore rischia infatti di surriscaldarsi. Il surriscaldamento del motore può provocare danni importanti, soprattutto nei motori più vecchi con le testate in alluminio, dove l’eccessivo calore bruciava le guarnizioni. Un danno un tempo molto comune era anche il grippaggio del pistone, dovuto nella maggior parte dei casi ad una copiosa fuoriuscita del liquido di raffreddamento dal circuito (rottura di un tubo o di una flangia)

I motori moderni sono in grado di resistere maggiormente al surriscaldamento, essendo il blocco e la testata realizzati con particolari leghe. Nei moderni veicoli quando il surriscaldamento diventa eccessivo si attiva il blocco generale della vettura proprio per evitare danni.

Se il termostato si blocca invece in posizione aperta non si hanno gravi conseguenze immediate, ma nel lungo termine il funzionamento “a freddo” del motore rischia di usurare più velocemente i componenti meccanici. I consumi di carburante risultano inoltre più elevati, visto che il motore non lavora nella temperatura di esercizio ottimale. In questo caso la sonda lambda è portata a fornire una miscela troppo ricca, mettendo sotto sforzo il catalizzatore e il filtro antiparticolato, che rischia di intasarsi. In questo scenario, inoltre, le emissioni di Co2 e inquinanti aumentano drasticamente.

In tutti i casi, l’unica soluzione è la sostituzione del termostato guasto con il corretto ricambio aftermarket. Il meccanico provvede dunque all’installazione del nuovo termostato e alle necessarie verifiche, per essere certi che l’impianto di raffreddamento funzioni sempre correttamente e non si corra il rischio di ulteriori danni. Se si accende la spia del surriscaldamento è comunque sempre meglio fermarsi per lasciare raffreddare il motore, chiudendo l’aria condizionata.

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